RASSEGNA STAMPA

IL MANIFESTO - G8 di Genova otto anni dopo. Una videolettura per vedere «Cosa cambia»

Venezia, 9 settembre 2009

Al Global beach questa sera (ore 21) verrà proiettato il docu-film tratto dal romanzo di Roberto Ferrucci sui fatti del 2001
G8 di Genova otto anni dopo. Una videolettura per vedere «Cosa cambia»
Orsola Casagrande

In questi giorni Roberto Ferrucci ci ha accompagnati dal Lido con i suoi mms. Questa sera sarà lui ospite di Global Beach per presentare Cosa cambia, una videolettura. «Il romanzo - dice lo scrittore veneziano - pubblicato da Marsilio, è nato nei giorni di Genova 2001. Il 18 luglio di otto anni fa: a Genova c'ero io e tanti di quei giovani che oggi hanno allestito e dato vita a Global Beach. Cosa cambia - aggiunge Ferrucci - è un percorso condiviso». Una condivisione declinata in vari modi. Dalla condivisione dei fatti, «perché eravamo lì tutti insieme» a quella per «cercare di capire che cosa è successo a Genova». Il romanzo Ferrucci lo ha scritto in sei anni. «Anni fatti - ricorda - di frequentazione di quelle persone che appunto avevano condiviso con me Genova».
A Global Beach sarà presentato la videolettura del romanzo. Nata da un suggerimento di Fabrizio Grosoli, di Fandango e direttore del Bellaria film festival dove la videolettura è stata presentata l'anno scorso e realizzata dallo stesso Ferrucci con le immagini che ha girato a Genova. «Perché durante il G8 - ricorda - non c'era il tempo di prendere appunti. La telecamera ha funzionato per me da taccuino. E mentre scrivevo il romanzo ho usato le immagini come appunti». Anche se quello dell'immagine è un mondo che Ferrucci conosce bene (ha un passato di videomaker e anni di lavoro a Tele Capodistria), è anche un mondo che vive un po' a disagio, «mi sento un intruso nel mondo delle immagini, in realtà io vengo dalla scrittura».
Ma la videolettura è un altro tassello importante nel tentativo di capire che cosa è successo a Genova e più in generale che cosa è successo e sta succedendo all'Italia. «Perché oggi - dice lo scrittore - c'è necessità di capire che cosa è accaduto in questi anni in questo paese. Genova è un po' l'inizio, io credo, di questa deriva etica, morale e politica. All'estero - aggiunge - in Francia per esempio, hanno molta più voglia di capire che cosa è accaduto al nostro paese». Ed è curioso che anche in questi giorni alla Mostra del Cinema siano passati tentativi di comprensione ma sempre firmati da autori che vivono all'estero. È il caso di Videocracy di Erik Gandini. «Questo regista italiano che vive in Svezia - dice Ferrucci - ha realizzato un film per spiegare ai suoi amici svedesi che cosa è l'Italia di questi ultimi vent'anni».
L'estero più attento dell'Italia. «Perché va detto - insiste Ferrucci - che un film come quello di Gandini qui non verrebbe mai finanziato. Non avrà mai un contributo statale. Tutto ciò che oggi è critica è visto come nemico». Cosa cambia uscirà nei prossimi mesi in Francia e in Grecia. E proprio in Francia, a maggio 2010, uscirà anche il prossimo romanzo dello scrittore veneziano. «Provo un forte senso di inadeguatezza - confessa - e inadeguatezza è davvero un termine eufemistico, a pensare all'eventuale mio "mestiere" di intellettuale in questo paese». Gli stranieri ci guardano e cercando di capire che cosa è accaduto in questi anni di berlusconismo e «assenza di alternativa». E «devo dire che sono tutti molto preoccupati proprio dal fatto che non ci sembra essere una alternativa agguerrita nei confronti dello status quo».
Il videoracconto è per Ferrucci anche una sorta di «seconda vita» del romanzo. «Mi piacerebbe che questa videolettura fosse un trait d'union tra libro e film». Ferrucci parla di film perché «uno dei registi italiani più conosciuti ha letto il romanzo e gli è piaciuto molto. L'ha fatto leggere alla produzione che pure lo ha apprezzato. Ora sta ultimando il nuovo film e poi vedremo». L'appuntamento è questa sera, ore 21.